Proroga al 10 Dicembre acconti Ires

Se proroga sarebbe dovuta essere stata, proroga sia!!!Come se non bastasse, ad ingolfare il calendario delle scadenze fiscali di dicembre ci si mette anche la proroga della scadenza degli acconti IRES che viene fissata al 10 dicembre, rispetto all’originaria e consueta del 30 novembre.

L’IMU e le liquidazioni IVA il 16 dicembre, gli acconti iva il 27 dicembre, la comunicazione beni ai soci il 12 dicembre. Una mitragliata di scadenze ravvicinate alle festività natalizie che mettono letteralmente con le spalle al muro i contribuenti ma anche i loro consulenti, nella fattispecie i dottori commercialisti, che devono fare lo slalom fra i paletti delle scadenze, prima di arrivare al traguardo della fine dell’anno.

Sarebbe forse preferibile prevedere termini di pagamento non in prossimità di taluni periodi dell’anno, per l’appunto festività natalizie, periodi estivi eccetera, almeno così si evita l’accavallarsi di spese che mettono i cittadini dinanzi a scelte difficili e vincolate. Lo Stato dovrebbe almeno cercare di addolcire la pillola con un minimo di furba psicologia monetaria e di portafoglio…e invece no, neanche questo: un panzer che travolge tutto e tutti!!!!

Prendiamo ad esempio il caso della proroga del pagamento degli acconti IRES al 10 dicembre.

Dopo un’intera mattinata passata presso una società, torno in studio ed in fretta e furia mi accingo a scrivere due righe alle società interessate al versamento dell’acconto IRES al 10 dicembre. Prima però dò una letta alla stampa specializzata on line per documentarmi in merito e poter quindi giustamente informare i clienti che già mi avevano chiesto lumi. Ovunque leggo (un copia e incolla generale), viene data molta più enfasi alla proroga del versamento al 10 dicembre piuttosto che all’incremento dell’acconto di due punti percentuali.

 

Lo stesso comunicato stampa del Consiglio dei Ministri (precisamente il numero 38 del 27/11/2013), di una vaghezza allucinante (si spera che la stampa fiscale specializzata in questo senso e nei prossimi giorni si possa riscattare) sottolinea che “Il termine per il pagamento degli acconti dovuti da tutti i contribuenti soggetti ad IRES è prorogato al 10 dicembre 2013”, omettendo però di specificare come stanno veramente le cose.

Sarebbe infatti stato più chiaro e corretto, per tutti i contribuenti interessati (le persone giuridiche), precisare un comunicato stampa ove veniva evidenziato che, in virtù dell’incremento degli acconti IRES dal 101% al 103% e, visto che tale incremento è stato deciso solo tre giorni prima della scadenza originaria (2 dicembre, visto che il 30 novembre quest’anno cade di sabato), tale proroga viene concessa per permettere ai contribuenti e dunque ai rispettivi dottori commercialisti, di RI-ESEGUIRE i calcoli del secondo acconto IRES già in precedenza effettuati!!!!!

Ecco come chi, abituato a gestire soggetto, verbo e complemento, dice solo “parte” del giusto e nel modo sbagliato.

Per quanto mi riguarda in studio abbiamo provveduto ad emettere il seguente comunicato:

“Vi informiamo che in data odierna è stata ufficializzato l’incremento del secondo acconto IRES dal 101% al 103%. Tale provvedimento, visto che comporta il ricalcolo degli acconti già in precedenza determinati, prevede anche la proroga dal 02/12/2013 al 10/12/2013 del versamento dell’acconto IRES per l’anno 2013; ciò proprio al fine di concedere un maggior lasso di tempo ai contribuenti ed aggiornare così i conteggi già in precedenza effettuati. Nel caso in cui aveste già proceduto al pagamento dell’acconto IRES (sulla base delle deleghe che vi sono già state inviate) chiediamo la cortesia di poterne in merito informare lo studio, cosicché sia possibile provvedere alla rideterminazione del secondo acconto solo sulla differenza con quanto adesso dovuto”.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare…….

Ultimo aggiornamento ( Giovedi 28 November 2013 18:13 )